Chiariamo subito il titolo e fughiamo ogni dubbio;  le Brigate Alpine, almeno fino al 1991 erano le “storiche” 5 Brigate che tutti noi conosciamo costituite dopo il secondo conflitto mondiale: Taurinense, Orobica, Tridentina, Cadore e Julia.

Tuttavia vi erano anche una serie di reparti e battaglioni direttamente alle dipendenze del 4° Corpo d’ Armata Alpino, tramite il Comando Unità di Supporto (C.U.S).

Questi reparti, generalmente specialistici (Genio, Logistico, Elicotteristi, Paracadutisti ecc), fungevano appunto da supporto ed erano di stanza per lo più in Trentino- Alto Adige. Alcuni di questi “alpinizzati” dopo la riforma del 1976  e facilmente riconoscibili dalla lettere C.A. sulla nappina.  Oggi con le varie riforme che hanno mutato l’ordinamento dell’ Esercito Italiano, alcuni di questi reparti sono ancora operativi, inquadrati nelle due Brigate Alpine (Taurinense e Julia) o sotto altri comandi.

Alla fine degli anni 90 (quando chi scrive ha fatto la naja) questi erano i reparti di supporto al 4° C.A.A.:

4° Battaglione Trasmissioni “Gardena”

Nell’ agosto 1951 si costituisce  presso la caserma “Vittorio Veneto” in Bolzano come  supporto del IV Corpo d’Armata, il IV Battaglione Collegamenti che eredita le tradizioni di due reparti che hanno operato nel corso della seconda guerra mondiale: il IV Battaglione Telegrafisti ed il IV Battaglione Collegamenti d’Armata.

Traferito alla caserma “Cadorna” con la ristrutturazione dell’Esercito del 1975, il IV btg viene denominato 4° Battaglione Trasmissioni “Gardena” ed eredita le tradizioni del 2° Reggimento Radiotelegrafisti e nel gennaio dell’ anno successivo indossa il tradizionale “Cappello Alpino” ed il 21 marzo dello stesso anno riceve la Bandiera di Guerra.

Il Battaglione partecipa attivamente agli aiuti prestati alle popolazioni colpite dal sisma del Friuli (1976), dalla frana in Val di Stava (1985) e dall’ alluvione in Valtellina (1987).

Nell’ agosto 1992, nel quadro del riordinamento della Forza Armata, che ripristina la struttura reggimentale, viene elevato al rango di 2° reggimento trasmissioni alpino  al quale viene assegnato la 7a Cp. Trasmissioni (dislocata a Bassano del Grappa ed erede del 7° battaglione trasmissioni “Carnia – Cadore”) del IV Corpo d’Armata Alpino, fino ad allora autonoma che assume la denominazione di 2a Cp. Ponti Radio.

Il Reggimento, nel febbraio dell’anno 2000, passa alle dipendenze del Comando Controllo Comunicazioni “Computer Information Electronic Warfare” (Poi Comando Trasmissioni ed Informazioni)  con sede in Anzio.

Nel settembre 2001 il Reggimento assume la fisionomia ordinativa di Reggimento Trasmissioni di Proiezione con una struttura organica che contempla la costituzione di un ulteriore battaglione che prende il nome del disciolto 42° battaglione trasmissioni “Pordoi” della Regione Militare Nord Est.

Nel Gennaio 2009 assume la denominazione di “2° Reggimento Trasmissioni Alpino” e nel 2010 decorato con la “Croce d’oro al merito dell’ Esercito”.

4° Battaglione Genio Pionieri “Orta”

Con la ristrutturazione del 1975 viene costituito a Trento il 4° Battaglione Genio Pionieri “Orta”, per trasformazione del preesistente XIV Battaglione Genio Pionieri di C.A. ed è posto sotto il comando del 4° Corpo d’ Armata Alpino.

Nel 1976 riceve la bandiera di guerra appartenuta al 4° Reggimento  Genio, da cui quindi eredita le tradizioni.

Il Battaglione si distingue nell’opere di soccorso in Friuli e in Irpinia. Per questi interventi  al Battaglione sono state assegnate due “Medaglie di Bronzo al Valor Militare” .

Nel 1992 partecipa all’ operazione “Vespri Siciliani” e sempre nello stesso anno partecipa con una aliquota di personale e mezzi all’ operazione umanitaria “Pellicano” in Albania.

Con la nuova ristrutturazione dell’ esercito dei primi anni ’90, il Battaglione perde autonomia  fino al suo scioglimento nell’ ottobre del 1993.

La Bandiera di Guerra viene consegnata al ricostituito  4° Reggimento Genio Pionieri  con sede a Palermo.

Nel 2003, in seguito all’ assistenza prestata alle popolazioni colpite dall’ emergenze causate dall’eruzioni dell’ Etna e dello Stromboli, viene assegnata al Reggimento La “Medaglia d’Oro al Valor Militare”.

2° Battaglione Genio Guastatori “Iseo”

La sua storia si riallaccia a quella del  2° Reggimento Zappatori costituito nel 1860.

Ricostituito a Bolzano nel 1954 come 2° Reggimento Genio, nel 1975 viene sciolto per ricostituirsi sempre nello stesso anno come 2° Battaglione Genio Minatori “Iseo”, rinominato 2° Battaglione Genio Guastatori “Iseo” nel 1986.

Con il nuovo riordinamento nel 1995 diventa 2° Reggimento Genio Guastatori e si trasferisce a Trento dove attualmente si trova presso la caserma “C. Battisti”.

Il reparto partecipa con sue aliquote  a numerose operazioni all’estero : “Pellicano” (Albania), “Ibis” (Somalia), “Albatros” (Mozambico), “Joint Force” (Kosovo e Bosnia), “Joint Guardian” (Albania), “Decisive Endeavour” (Kosovo)”.

Oltre a queste missioni fuori dai confini italiani, partecipa attivamente agli aiuti alla popolazione in seguito al disastro del Vajont, del sisma in Friuli, del crollo della diga in Val di Stava e nell’ alluvioni che interessano la Valtellina e il Piemonte.

Nel 1997 prende parte all’ operazione “Vespri Siciliani”.

Il 2° Reggimento  Genio Guastatori è inquadrato nella Brigata Alpina Julia.

4° ‘Reggimento Artiglieria Pesante Campale

11 febbraio 1952 a Trento, caserma Pizzolato, viene ricostituito il 4° Reggimento Artiglieria Pesante Campale su comando, reparto comando, I e II Gruppo da 149/19 e dal marzo 1953 il III Gruppo.
Il Reggimento fornisce il supporto di grosso calibro al Corpo d’ Armata Alpino. al IV Corpo d’Armata. Nel 1954 costituisce la Sezione Aerei Leggeri (SAL), nell’agosto 1957 i Gruppi vengono equipaggiati con obici da 155/23 T.M. 
Il 16 settembre 1963 cede il SAL al Comando Truppe Carnia, il 20 settembre 1973 il I Gruppo assume la posizione quadro e dal 1° ottobre riceve il IV e V Gruppo da 155/45 del disciolto 9° Reggimento Artiglieria Pesante.
Nel 1974 vengono posti in posizione quadro il IV e II, per poi sciogliere il II Gruppo. Il 10 gennaio 1976 costituisce la compagnia addestramento reclute “Monte Calisio” per la formazione delle reclute dei supporti d’Artiglieria del 4° Corpo d’Armata Alpino, la compagnia è sciolta l’8 agosto 1979.
Il reggimento viene sciolto il 31 ottobre 1986 e il I Gruppo diviene 4° Gruppo Artiglieria Pesante Campale “Pusteria” armato con i 155/39 FH70 ed eredita la Bandiera di guerra del Reggimento. Il 4 settembre 1992 il Gruppo viene sciolto definitivamente.

4° Gruppo Specialisti Artiglieria “Bondone”

Il gruppo specialisti artiglieria è l’organo preposto all’organizzazione dell’osservazione e all’esecuzione delle operazioni riguardanti la preparazione del tiro nell’ambito del Comando Artiglieria da cui dipende, quindi in questo caso a dare supporto meteo-balistico ai gruppi di artiglieria di supporto del 4° C.A.A. ed a quelli delle Brigate Alpine.

Viene costituito nel marzo 1956 a Trento, caserma Pizzolato, nell’ ambito del 9° Reggimento Artiglieria Pesante come IV Reparto Specialisti di Corpo d’Armata. Potenziato di uomini e mezzi nel 1959 diventa reparto autonomo assumendo la denominazione di IV Gruppo Specialisti Artiglieria di Corpo di Armata. Con la ristrutturazione del 1973, il IV Gruppo Specialisti si trasferisce nella caserma D. Chiesa, sempre a Trento. Nel 1975 viene “alpinizzato”, indossa il copricapo delle truppe Alpine, assume la denominazione di 4° Gruppo Spec. Artiglieria “Bondone” e soprattutto riceve la Bandiera di Combattimento del 3° Reggimento Artiglieria Pesante campale di Pisa.  Il 1 Novembre 1986, infine, il Gruppo cambia nuovamente sede e ritorna nella Caserma Pizzolato, cambiando di nuovo denominazione (3° Gruppo Specialisti d’Artiglieria “Bondone”).

Nel 1992 è disciolto, confluendo in parte nel ricostituito 2° Reggimento Artiglieria Alpina ” Vicenza” , che nel 1997 diventa  2° Reggimento Artiglieria Campale (Pesante Alpina) non più sotto il Comando Truppe Alpine, pur mantenendo il Cappello Alpino. Il  Reggimento è soppresso nel Giugno 2015.

24° Battaglione Logistico di Manovra “Dolomiti”

Costituitosi ufficialmente agli inizi degli anni ’80 in ottemperanza al riordinamento dell’ Esercito che prevede la fusione a livello di Corpo d’ Armata degli Autogruppi e dei Reparti R.R.R. (Rifornimenti, Recupero, Riparazioni). Nasce quindi dall’unione del IV Autogruppo di C.A. a San Michele Appiano (“alpinizzato” nel 1976) e del 4° reparto  R.R.R di C.A. a Bolzano. A metà 1987 assume la denominazione di 24° Battaglione Logistico di Manovra “Dolomiti”.

Nel maggio del 1988 riceve la Bandiera di Guerra e nel 1991 viene trasferito a Merano.

Elevato a Reggimento, nel 2001 passa alle dipendenze della Brigata Logistica di Proiezione, per poi tornare sotto il Comando Truppe Alpine nel 2013. Dal 2015 come Reggimento Logistico Julia, è inquadrato nell’ omonima Brigata.

Con alcune sue aliquote ha partecipato agli aiuti portati alle popolazioni colpite in Friuli e in Val di Stava, mentre fuori Italia ha partecipato con alcune sue componenti alle  missioni “Pellicano”, “Ibis”, “Albatros” “Joint Endeavor”, “Leonte”(Libano), “Althea” (Bosnia) e nelle missioni “Isaf” e “Resolute Support Mission” in Afghanistan.

Compagnia Alpini Paracadutisti

Nata ufficialmente nel 1964 dall’unificazione in un unico reparto dei plotoni autonomi creati nelle singole Brigate sin dai primi anni ’50 e posta sotto il diretto comando del 4° C.A.A.

Nel 1990 la compagnia riceve il nome di “Monte Cervino” , ereditando quindi la tradizione dell’ omonimo Battaglione di Alpini Sciatori della seconda guerra mondiale. Nel 1993 la compagnia viene impiegata in Mozambico assieme ai reparti forniti inizialmente dalla Brigata “Taurinense” .

Nel 1996 la compagnia viene ampliata e viene quindi costituito il Battaglione Alpini Paracadutisti “Monte Cervino”.

Con l’aumento del personale arruolato su base volontaria, che precederà la sospensione della leva, prende atto il processo ulteriore di specializzazione del reparto, attraverso corsi di solito riservati alle sole Forze Speciali e che culmina con la qualifica  di “Ranger” ottenuta nel 1999, malgrado gli impegni operativi  in Bosnia e in Sardegna.

Nel 2002 è tra i primi reparti italiani dislocati in Afghanistan, e nel 2004 alcuni elementi sono impegnati in Iraq.

Sempre nel 2004 è elevato al rango di Reggimento e nel 2011 si trasferisce da Bolzano alla sua sede attuale di Montorio Veronese (VR).

Oggi è inquadrato nel Comando delle forze speciali dell’ esercito.

4° Raggruppamento ALE “Altair”

Costituito con denominazione Aviazione Leggera dell’Esercito (ALE) “Altair” il 20 gennaio 1976, quando vennero raccolte sotto un unico comando tutte le unità di volo già alle dirette dipendenze del 4° corpo d’ Armata Alpino e dal febbraio 1976 anche le unità di volo dipendenti dai singoli Comandi di Brigata Alpina.

Negli anni si susseguono svariate modifiche alla composizione organica e denominazione dei vari reparti che lo compongono.

Nel 1993 l’Aviazione Leggera dell’Esercito (ALE) diventa Aviazione dell’Esercito (AVES), e l’Altair assume l’attuale denominazione di 4º Reggimento Aviazione dell’Esercito “ALTAIR”.

Lo stendardo del reggimento è decorato di cinque “Medaglie d’Argento al valor civile” una  “Croce d’Argento al merito dell’Esercito” e una “Croce di bronzo al merito della Croce Rossa Italiana”.

Altri Reparti inquadrati all’ epoca nel 4° Corpo D’ Armata Alpino:

3° Gruppo Squadroni Corazzati “Savoia Cavalleria”, a Merano (BZ), oggi inquadrato nella Brigata Folgore e di sede a Grosseto.

7° Battaglione Carabinieri corazzato “M.O. Petruccelli”, a Laives (BZ), oggi reggimento Carabinieri “Trentino Alto Adige” inquadrato nella 2a Brigata Mobile Carabinieri.

10° Gruppo Artiglieria Semovente “Avisio”, a Trento, disciolto nel 1986.

184 °Gruppo Artiglieria Pesante Campale Semovente “Filottrano” , a Trento, inquadrato dal 1986 al 1991 nel 4° C.A.A., disciolto nel 1996 (con la denominazione 184° reggimento artiglieria semovente “Nembo”)